giovedì 1 dicembre 2011

Dinner Boxes

 
Tutto è cominciato a metà ottobre quando Carla - la mia compagna di studi, la mia migliore amica, la mia testimone di nozze, la mia sorella non di sangue ma per scelta - mi ha raccontato che lei e gli altri talenti che con lei dividono lo studio, i co-workers del 137A, stavano organizzando un evento in collaborazione con il ristorante Veritas. Ognuno di loro avrebbe allestito una tavola particolare a cui poi i clienti del ristorante avrebbero cenato.

Era una domenica pomeriggio ed eravamo a casa sua, mi ricordo che stavamo pigramente sorseggiando un tè. Cominciammo a parlare di cosa si sarebbe inventata Carla per la sua tavola e dopo dieci minuti era già chiaro a entrambe che quell'evento lo avremmo fatto insieme. Di nuovo in coppia dopo più di vent'anni dagli ultimi esami di gruppo universitari. A momenti neanche ci credevo, al di là del piacere grande di condividere un progetto, Carla mi stava dando la possibilità di far fare alla mia Gastronomica Volante il debutto in società.

C'è da dire che io e Carla quando decidiamo di fare una cosa, la facciamo per bene. Ci crediamo, e di conseguenza ci esaltiamo, e più ci esaltiamo, più puntiamo in alto, e più puntiamo in alto, più la cosa diventa complessa. Insomma, per farla breve l'idea di partenza era quella di giocare con il pubblico e quindi celare la mise en place con una scatola di cartone - la dinner box - che sarebbe stata sollevata solo al momento della cena, come si fa con le cloche d'argento.

Naturalmente le mise en place non sarebbero state tutte uguali, avrebbero evocato atmosfere diverse, fatto nascere emozioni e sensazioni molto contrastanti fra loro. Quindi, tanto per cominciare, bisognava mettersi alla ricerca di piatti e oggetti per la tavola che ci piacessero e stuzzicassero la nostra fantasia. È stata una ricerca complessa, che Carla ha svolto egregiamente, riuscendo a farsi recapitare in tempo utile piatti e placement che provenivano dalla Francia, dall'Inghilterra, dagli Stati Uniti e da diverse città d'Italia. È perfino riuscita a convincere i tipi della Seletti a prestarci un piatto che sarebbe stato messo in vendita solo a partire da gennaio 2012.

Poi abbiamo cominciato a pensare che sarebbe stato bello abbinare a ogni mise en place una ricetta diversa, ma dato che l'evento si sarebbe tenuto in un ristorante dove c'era già uno chef a elaborare il menu per la serata, le nostre ricette avrebbero dovuto essere cartacee. Il compito naturalmente è spettato a me, che per più di un mese ho cercato di trarre ispirazione dal decoro dei piatti e dai titoli che avevamo dato alle mise en place, per poi elaborare, sperimentare, correggere, rielaborare le ricette, farle assaggiare al consorte e a pochi amici fidati e quindi fotografare la pietanza (attività svolta prevalentemente nelle primissime ore del mattino, prima di mettermi a sceneggiare).

Quando il progetto ha cominciato a essere a fuoco, sono cominciate anche le nostre opere di arts & crafts. Carla ha costruito le scatole in cartone ondulato, io ho cucito le borsine di feltro che avrebbero contenuto il libro di ricette e che sarebbero state date in omaggio a coloro che avessero deciso di cenare alla nostra tavola. Eravamo stanche ma soddisfatte. Poi sono cominciati i dubbi.

I dubbi, si sa, si manifestano di notte e quindi, per la gioia del consorte, io e Carla, puntualmente, ci telefonavamo a vicenda a partire da mezzanotte. Il problema principale era fare in modo che il pubblico, coloro che avrebbero partecipato all'aperitivo che avrebbe preceduto la cena, potesse vedere le mise en place. Bisognava, secondo Carla, prevedere che ci fosse una hostess che, su richiesta degli avventori, sollevasse le Dinner Boxes. Indubbiamente così avrebbe funzionato, ma io volevo qualcosa di più divertente. E se prevedessimo dieci performer, uno per ogni Dinner Box, che sollevino le scatole a tempo dando vita a uno spettacolo ispirato a quello delle fontane del Casino Bellagio a Las Vegas? Nel momento stesso in cui finii di pronunciare la frase mi resi conto dell'assurdità della cosa, ma Carla evidentemente no, perché ne fu subito entusiasta.

Da quel momento in poi passammo da Tre passi nel delirio a Oggi le comiche. Credete sia facile convincere dodici stimati professionisti a diventare performer per una sera, a imparare una coreografia e a esibirsi ripetutamente in pubblico a intervalli di venti minuti? Beh, non lo è affatto, ma - sarà che io e Carla sappiamo essere molto persuasive, sarà che abbiamo amici disponibili e ironici - ci siamo riuscite. Le prove di questa performance, con me nelle vesti davvero improbabili di coreografa e direttrice d'orchestra, sono state una delle cose più esilaranti della mia vita e sono pronta a scommettere che diventeranno uno di quei ricordi capaci di far ridere con le lacrime anche a distanza di anni.

Se l'evento è stato un successo, è stato proprio grazie ai performer che, con la loro coreografia, hanno fatto la differenza. Perciò ringraziarli tutti mi sembra il modo migliore per concludere questo post.

Rigorosamente in ordine d'altezza: Gigi Marino, Gigi Bove, Cristiano Rocco, Riccardo Abbamondi, Diego Nuzzo, Claudio Pellone, Enzo Trentola, Christian Trentola (sì, c'era anche il consorte!), Fabrizio Ricciardi, Gigi Delehaye, Francesco D'Albore, siete stati dei Dinner Boxes Boys indimenticabili! Tutta la mia gratitudine va poi a Daniela Cicatiello Spagnuolo, la nostra Dinner Boxes Girl, capolavoro di efficienza, simpatia e allegria, anche alle prese con un megafono dal funzionamento incerto.

E naturalmente grazie a Carla Celestino, senza la quale la mia vita sarebbe stata sicuramente meno divertente, meno intensa, meno avventurosa, meno piena, meno tutto.

Per voi, gentili lettori del mio blog, in alto a sinitra, sotto la mia fotina striminzita e le mie informazioni personali ancor più striminzite, c'è l'icona delle Dinner Boxes con il link per scaricare il libro di ricette elaborato per l'occasione (scaricate gente, scaricate).

E per finire, una sbirciatina alle pre prove e alle prove generali (1 e 2). Che avreste dato per esserci?

20 commenti:

  1. Cara Benedetta,
    ho fatto tutto: ho scaricato il libercolo, ho sbirciato quello che si poteva delle pre prove e delle prove generali, ti ho letto divertita con la solita avidità con cui ti seguo e mi sono sufficientemente rammaricata per non essere riuscita a partecipare all'evento live!

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  2. ...anche per me vale lo stesso. Peccato averlo perso!

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  3. Io avrei dato molto per essere tra gli intimi assaggiatori..
    ma un giorno potrò dire "Io c'ero, la sera del debutto in società della gastronomica"
    Complimenti a tutte e tutti perchè come so da molti anni, con Benedetta e Carla la classe non è acqua e ieri sera ho avuto una strepitosa conferma

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  4. Ammoro, compagnella di avventure e di sventure...ho pianto a dirotto per la commozione.....
    E' stato stimolante e divertente costruire un progetto insieme....
    Ma la parte più esilarante è stata senza dubbio la coreografia....
    Sono fortunata, sono circondata da very special friends....senza i quali la vita sarebbe squallida...
    Grazie a tutti.

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  5. Bravissime, non avevo dubbi. I video strepitosi, fai i complimenti al consorte.

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  6. scaricato giustappunto adesso! sei un fenomeno staordinario Benedetta... grazie!

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  7. Bello Benedetta! (Pupone)

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  8. Io c'ero. Anche se non c'ero. So' filosofica ed ubiqua :D

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  9. Veramente grazie a entrambe per avermi scelto come Dinner Boxes Girl, mi sono divertita molto (anche se nei video la mia parte era già passata), ho assitito in diretta agli immancabili complimenti e al successo generale di entrambe. Aggiungo che stare nel backstage come unica girl con gli 11 stimati professionisti prima di uscire allo scoperto è stato veramente esilarante :D sono pronta per le future tournè!
    PS è vero! La vita è molto più divertente con tutti voi!

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  10. ok, procediamo con ordine.
    @Anonimo: Valeria cara, anche a me è dispiaciuto che non ci fossi ma confido che Diego possa farti un bis al Penguin. Anche da solo fa la sua figura!
    @Manu Bas: nel caso ci dovessero essere repliche avviserò tutti con il dovuto anticipo :-)
    @Anna: gli assaggiatori abitano tutti nel raggio di cento metri da casa mia. Prove estemporanee e rapide perché i tempi erano brevi e si doveva procedere. Per te sono disposta a cucinare qualsiasi cosa tu voglia ogni volta che vuoi. E avanzi sempre una cheesecake!
    @Carla: basta lacrime e basta complimenti. Rimbocchiamoci le maniche e portiamo le Dinner Boxes in tournée!
    @Virginia: mi fai arrossire.
    @Pupone: che peccato che tu ti sia perso il consorte performante!
    @Reb: accidenti se c'eri!
    @Daniela: cara, i filmati per il momento sono quelli girati da Mazzia con il cellulare. Grazie alla sua connessione bradiposa, ne ho ricevuto uno ogni due ore e quello dove c'eri tu è arrivato solo a notte fonda. Adesso è linkato anche lui. Non oso immaginare cosa non sia successo in quel backstage (che poi era il bagno del ristorante - riveliamolo - e a me, ogni volta che vi chiudevate lì dentro, veniva in mente la scena di Prendi i soldi e scappa in cui gli evasi in ceppi e catene, bussano alla porta della vecchietta e le chiedono di andare in bagno tutti insieme perché "sono una famiglia molto unita") ma sono sicura che il vero spettacolo fosse lì!
    @Lizzy: più che una parola, un parolone! Grazie :-)

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  11. @Circe: Ti saltiedi! Tesoro, il consorte si è gia montato la testa, meglio essere parchi di complimenti ;-)

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  12. allora tutto è andato più che bene! sono contento per te! :D
    la prossima volta farò il possibile per venirci, grazie ancora per l'invito!

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  13. meraviglioso racconto e fortunelli quelli che c'erano.. dobbiamo decisamente trovare il modo per accorciare la distanza torino-napoli
    : )
    ancora complimenti!!

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  14. Valentina Linda Floria2 dicembre 2011 alle ore 22:28

    Che brave che sieteeee!!! E che peccato non esserci... vraiment désolée. Ma se andrete in tournée, che la prima tappa sia Roma... io vi aspetto al varco per la riscossa! ;)

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  15. posso dire con orgoglio:



    ........." IO C'ERO !!!!!!!"........

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  16. Mi piacciono queste novità in cucina, sui tavoli, nelle stoviglie, nel modo di 'eventizzare un evento'. Brava, bravissima anche se non ti conosco, ma deve davvero essere un piacere collaborare con te (e con il tuo gruppo di amici) :-)

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  17. ..gastropoetessa!!!:-D E'l'etichetta che t'appiccico immediatamente dopo aver letto il tuo "dinner boxes". Segue copiosa salivazione del cavo orale determinata dall'immaginario sapore delle pietanze. Segue complessivo godimento determinato dall'"abbigliamento" di ciascuna pietanza e dalla sua "ragione". Segue,infine, profondo sconforto :-)determinato dall'impossibilità, nonchè, dalla mia personale ed irrimediabile incapacità di riprodurre qualcosa che gli somigli(..anche solo vagamente..)in una dimensione "reale". ..e contemporaneamente piango per non poter dire ..."io c'ero"...!:-)...Ma che orgoglio essere donna!!! SIETE BRAVISSIME!!!!

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  18. @Fernanda: Never give up! Hai visto che alla fine sei riuscita a lasciare un commento? Grazie dei complimenti, ti offro lezioni private per riprodurre in dimensione reale una delizia a tua scelta e ti invito caldamente a esercitare ritorsioni (anche fisiche) sul consorte, colpevole di non averti avvertita dell'evento. Che dire, umilialo distruggendolo a tennis (tanto per cambiare).

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